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L’obesità rappresenta un fattore di rischio per le principali malattie cardiovascolari e metaboliche. Trattandosi di una patologia cronica progressiva e recidivante è in grado di ridurre significativamente le aspettative di vita, sia direttamente che indirettamente attraverso altre malattie di cui è portatrice. Cardiopatia ischemica, ictus, ipertensione e diabete mellito di tipo 2 sono solo alcune delle condizioni a cui può andare in contro un individuo in sovrappeso e il rischio di contrarle aumenta per ogni incremento dell’indice di massa corporea (BMI).

Rilevanti studi hanno esaminato anche l’impatto dell’obesità nelle donne in gravidanza e gli effetti sulla prole riscontrando ripercussioni negative a lungo termine sia nelle gestanti che nei bambini, nonché forti correlazioni con lo sviluppo del carcinoma dell’endometrio.

Un approccio utile per il trattamento dei pazienti con obesità è la riduzione del peso in eccesso perché è in grado di migliorarne il benessere e lo stato di salute complessivo.

Tenuto conto delle complicanze associate all’obesità, è importante che i pazienti siano consapevoli dei rischi di questa condizione e che non li sottovalutino.