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Obesità e diabete mellito di tipo 2 spesso convivono nello stesso individuo. Al fine si sottolineare la correlazione tra queste due patologie croniche, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha coniato il termine diabesità. Il problema risiede nel fatto che i pazienti con T2DM che aderiscono ad un regime di auto-cura spesso non riescono a portarlo avanti con successo. In effetti, per un paziente diabetico passare ad una dieta sana e adottare tutti gli accorgimenti necessari a mantenere il controllo glicemico nel tempo potrebbe non essere semplice, specie se viene a mancare un adeguato supporto psicologico e la giusta determinazione. A riprova di ciò, è emerso che solo il 25% dei pazienti con T2DM aderisce ai piani dietetici raccomandati: un numero esiguo che rende necessario agire tempestivamente.

Non si può ignorare che i cambiamenti a lungo termine nel comportamento di salute dei pazienti con diabete richiedano molteplici azioni e adattamenti nel tempo. Gli operatori sanitari dovrebbero prenderne atto accertandosi che essi implementino effettivamente una dieta sana nella loro vita quotidiana e sviluppando, al contempo, strategie e strumenti validi e affidabili che migliorino l’aderenza alla dieta di un paziente con T2DM.

Vediamo in che modo i professionisti sanitari possono migliorare l’aderenza alla dieta nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 e gli strumenti di valutazione di cui possono avvantaggiarsi.