Grazie all’evoluzione degli strumenti digitali è cresciuto il numero di pazienti diabetici, ma anche di familiari e caregiver, che utilizza il web, e in particolare i social media, per raccogliere informazioni riguardo le cure, il controllo glicemico e l’assunzione di farmaci.
Se da un lato l’uso dei social media ha dimostrato di riuscire a migliorare il rapporto tra pazienti diabetici e operatori sanitari, dall’altro lato il suo limite risiede nella qualità e nella veridicità dei contenuti divulgati in ambito sanitario. In altre parole, considerata la natura non regolamentata di Internet, è possibile che i pazienti diabetici s’imbattano in false informazioni o fake news, molto pericolose perché spesso non distinguibili tra milioni di informazioni.
Le notizie fallaci possono creare una serie di derive tanto sul versante della prevenzione che su quello delle cure, per esempio attraverso la diffusione di falsi miti sul diabete che indurrebbero il paziente a minimizzare i rischi connessi alla patologia, portandolo in casi estremi a cure fai da te responsabili di molteplici complicazioni.
In questo scenario, è compito delle autorità sanitarie richiamare l’attenzione dei pazienti diabetici tutelandoli dalla disinformazione che dilaga online e raccomandando loro di prestare attenzione alla fonte di propagazione del contenuto, che deve pur sempre avere un fondamento medico-scientifico per essere attendibile.